La visita gnatologica consiste in una serie di esami e valutazioni per diagnosticare e trattare i disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM) e i problemi correlati alla masticazione.
A cosa serve la visita gnatologica
Si tratta di una visita specialistica che ha l’obiettivo di valutare il trattamento dei disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM) e dei disturbi connessi alla posizione dei denti e alla masticazione.
La gnatologia coinvolge diverse discipline, come ad esempio odontoiatria, ortodonzia, fisioterapia e neurologia. A seconda dei sintomi e della valutazione iniziale, i medici possono richiedere ulteriori analisi con altri specialisti per formulare una diagnosi accurata.
In cosa consiste e come viene svolta una visita gnatologica
La visita viene eseguita da medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell’ATM.
È necessaria per raccogliere tutti i dati necessari ad eseguire una diagnosi, come ad esempio: la storia clinica del paziente, i sintomi, i disturbi, eventuali traumi o interventi dentali pregressi.
Successivamente, viene eseguito un esame obiettivo della bocca e d dell’articolazione temporomandibolare.
Il professionista esamina attentamente:
- la posizione dei denti;
- la masticazione;
- l’apertura e la chiusura della bocca;
- la mobilità della mandibola;
- la presenza di eventuali suoni o clic durante i movimenti mandibolari.
In genere si effettua anche una panoramica dentale o una risonanza magnetica specifica dell’ATM per valutare la struttura e la posizione dell’articolazione.
Una volta ottenuta una diagnosi precisa e completa il medico progetterà un piano di trattamento personalizzato che può includere farmaci per alleviare dolore e infiammazione, terapie fisiche o riabilitative, bite.
La visita gnatologica può richiedere più sessioni in base alla complessità del caso.
È importante comunicare al gnatologo tutti i sintomi per agevolare la valutazione specialistica ed il trattamento.