Il laser in odontoiatria viene utilizzato in svariati ambiti fra cui la frenulectomia, ovvero un semplice intervento chirurgico (in genere svolto in età infantile) che permette di rimuovere il frenulo linguale quando questo è troppo corto.

In quali casi il frenulo della lingua è considerato corto e quali disagi causa?

Il frenulo linguale si può vedere alzando la lingua, esso unisce la parte inferiore della lingua al basamento della cavità orale.

In genere il frenulo corto è un’anomali congenita e si denota fin dall’infanzia in quanto causa diversi disagi ai bambini come ad esempio difficoltà nell’allattamento, disturbi del linguaggio, malocclusione, deglutizione atipica, e così via. Il frenulo corto può impedire ai bambini attività banali come quella di suonare strumenti a fiato, toccarsi il palato con la lingua, pronunciare alcuni fonemi o mangiare un gelato.

Per questo motivo la frenulectomia è un’operazione che viene, solitamente, svolta età infantile al fine di risolvere quanto prima alterazioni funzionali o estetiche e ripristinare la normale mobilità della lingua.

La diagnosi di frenulo linguale corto viene quindi svolta, solitamente, dal pediatra, dal logopedista o dal dentista, in particolare quando si notano disfunzioni.

Frenulectomia e odontoiatria pediatrica: la chirurgia laser per i bambini

La migliore terapia in caso di frenulo linguale corto è il trattamento con il laser in quanto si presenta perfetto per i bambini: è rapido, non provoca sanguinamento e non richiede sutura.

Durante un intervento di frenulectomia il frenulo viene rimosso in breve tempo (con anestesia locale) mediante chirurgia laser.

In odontoiatria pediatrica, oltre all’anestesia locale, vi è anche la possibilità di eseguire l’intervento in sedazione cosciente mediante protossido d’azoto. Questo sistema di sedazione altamente avanzato permette di operare in totale tranquillità in quanto il protossido riduce l’ansia e l’agitazione, rendendo il paziente molto più collaborativo.

Il laser è una tecnologia innovativa che negli ultimi anni ha sostituito molti interventi odontoiatrici che prima venivano svolti con la classica terapia chirurgica, la quale prevedeva l’utilizzo di bisturi.

La terapia classica è quindi stata pian piano rimpiazzata da quella laser in quanto richiede più tempo, causa sanguinamenti e richiede la sutura tramite l’utilizzo di punti, che devono poi essere rimossi.

L’intervento tramite chirurgia laser non è minimamente invasivo, dura pochi minuti ed è completamente indolore, inoltre non prevede alcun decorso post operazione, garantendo una guarigione rapida.

In seguito all’intervento potrebbe essere necessaria per il bambino una terapia di riabilitazione della lingua con uno specialista, in genere un logopedista, così da risolvere eventuali problemi di linguaggio e deglutizione.


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